agonia
magyar

v3
 

Agónia - Művészeti Műhelyek | Szabályo | Mission Lépj kapcsolatba velün | Regisztrál
poezii poezii poezii poezii poezii
poezii
armana Poezii, Poezie deutsch Poezii, Poezie english Poezii, Poezie espanol Poezii, Poezie francais Poezii, Poezie italiano Poezii, Poezie japanese Poezii, Poezie portugues Poezii, Poezie romana Poezii, Poezie russkaia Poezii, Poezie

Cikk Közösségek Pályazat Esszé Multimédia Személyese Vers Sajt? Próza _QUOTE Forgatókönyv Speciáli

Poezii Rom�nesti - Romanian Poetry

poezii


 


A szerző további alkotásai


Ennek a szövegnek a fordítása
0

 Tagok kommentárja


print e-mail
Megjelenitése: 13991 .



antenati
vers [ ]

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
by [CESARE_PAVESE ]

2009-08-26  | [Ezt a szöveget a következ. nyelven kell olvasni romana]    |  Könyvtárba beírt gena gurau



Stupefatto del mondo mi giunse un'età
che tiravo gran pugni nell'aria e piangevo da solo.
Ascoltare i discorsi di uomini e donne
non sapendo rispondere, è poca allegria.
Ma anche questa è passata: non sono piú solo
e, se non so rispondere, so farne a meno.
Ho trovato compagni trovando me stesso.

Ho scoperto che, prima di nascere, sono vissuto
sempre in uomini saldi, signori di sé,
e nessuno sapeva rispondere e tutti eran calmi.
Due cognati hanno aperto un negozio - la prima fortuna
della nostra famiglia - e l'estraneo era serio,
calcolante, spietato, meschino: una donna.
L'altro, il nostro, in negozio leggeva i romanzi
- in paese era molto - e i clienti che entravano
si sentivan rispondere a brevi parole
che lo zucchero no, che il solfato neppure,
che era tutto esaurito. È accaduto piú tardi
che quest'ultimo ha dato una mano al cognato fallito.

A pensar questa gente mi sento piú forte
che a guardare lo specchio gonfiando le spalle
e atteggiando le labbra a un sorriso solenne.
È vissuto un mio nonno, remoto nei tempi,
che si fece truffare da un suo contadino
e allora zappò lui le vigne - d'estate -
per vedere un lavoro ben fatto. Cosí
sono sempre vissuto e ho sempre tenuto
una faccia sicura e pagato di mano.

E le donne non contano nella famiglia.
Voglio dire, le donne da noi stanno in casa
e ci mettono al mondo e non dicono nulla
e non contano nulla e non le ricordiamo.
Ogni donna c'infonde nel sangue qualcosa di nuovo,
ma s'annullano tutte nell'opera e noi,
rinnovati cosí, siamo i soli a durare.
Siamo pieni di vizi, di ticchi e di orrori
- noi, gli uomini, i padri - qualcuno si è ucciso,
ma una sola vergogna non chi ha mai toccato,
non saremo mai donne, mai schiavi a nessuno.

Ho trovato una terra trovando i compagni,
una terra cattiva, dov'è un privilegio
npn far nulla, pensando al futuro.
Perché il solo lavoro non basta a me e ai miei,
noi sappiamo schiantarci, ma il sogno piú grande
dei miei padri fu sempre un far nulla da bravi.
Siamo nati per girovagare su quelle colline,
senza donne e le mani tenercele dietro alla schiena.

.  |










 
poezii poezii poezii poezii poezii poezii
poezii
poezii Az irodalom, kultúra és vers háza. Írj és élvezd a cikkeket, esszéket, prózát, klasszihus verseket és versenyeket poezii
poezii
poezii  Keresés  Agónia - Művészeti Műhelyek  

Az oldalakon megjelent bármely anyag közlése engedélyünk nélkül, tilos.
Copyright 1999-2003. Agonia.Ne

E-mail | Publikálási és bizalmassági politik

Top Site-uri Cultura - Join the Cultural Topsites!